Come affrontare e curare il dolore alla spalla

Dolore alla spalla: quanti tipi e come si cura

La spalla è l’articolazione più mobile del corpo umano e per questo anche la più complessa. Può essere coinvolta da un ampio spettro di patologie che coinvolgono strutture tendinee, legamentose, osteocartilaginee o vascolo-nervose.

È spesso sottoposta a stress e traumi, sia quando facciamo sport che nella vita di tutti i giorni: è coinvolta nella maggior parte dei movimenti che compiamo con le nostre braccia, dal momento che la spalla congiunge omero, scapola e clavicola.

La spalla è molto sensibile al dolore che varia notevolmente di intensità e si manifesta in modo continuo, anche a riposo oppure solo muovendo l'articolazione. È comune "soffrire" durante il sonno e a volte è sufficiente un antinfiammatorio per stare meglio, senza necessità di rivolgersi allo specialista. In molti casi invece la causa del dolore alla spalla non è sempre facilmente identificabile: a volte un granuloma al dente può provocare l'infiammazione oppure un disturbo cervicale può interessare i tendini o i tessuti molli dell'articolazione provocando il fastidio.


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Vediamo assieme qual è il dolore che può interessare la spalla

Per capire quale rimedio adottare per sconfiggere il dolore, è fondamentale rivolgersi allo specialista che con alcuni semplici test può individuare la causa della patologia:

  • il dolore localizzato sul lato esterno riguarda spesso la cuffia dei rotatori e può essere causato da borsite o tendinite;
  • il dolore nella parte posteriore può interessare il muscolo trapezio; talvolta scaturisce da una borsite o da una contrattura muscolare;
  • il dolore nella parte anteriore può derivare da una tendinite o dalla sindrome di impingement ed è spesso conseguenza di problemi nell’articolazione con il bicipite;
  • il dolore nella parte superiore riguarda solitamente muscoli, cartilagine o legamenti e può essere di natura infiammatoria.
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Il primo e principale compito dello specialista deve essere rivolto alla prevenzione. 


Le patologie tendinee e legamentose dipendono spesso da movimenti ripetitivi over-head. Le patologie degenerative derivano da progressive sollecitazioni meccaniche.

È importante riscontrare i primi segni e sintomi di un disturbo e cercare di ridurre i carichi e i movimenti esagerati, superiori alle nostre possibilità fisiche. La ricerca in medicina preventiva ha raggiunto negli ultimi anni numerosi risultati. Esistono delle terapie biologiche in grado di ritardare la progressione di alcune patologie, soprattutto quelle cartilaginee: dall’acido jaluronico alle cellule mesenchimali. Quando le lesioni hanno raggiunto un “livello” chirurgico, l’ortopedico deciderà quale sia la strategia operatoria adeguata.

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Quali sono le nuove frontiere della chirurgia?


Negli ultimi anni, la ricerca in campo chirurgico ha avuto come obiettivo il miglioramento delle procedure e lo sviluppo di nuovi materiali. L’artroscopia della spalla ha sensibilmente migliorato le procedure chirurgiche e il decorso postoperatorio delle più comuni patologie di quest’articolazione.

Nell’ultimo periodo, un numero crescente di interventi chirurgici a livello della spalla (tendiniti e rotture dei tendini della cuffia dei rotatori, instabilità o lussazioni recidivanti, calcificazioni) ha potuto avvantaggiarsi dello sviluppo e del progresso delle tecniche artroscopiche con un significativo miglioramento dei risultati clinici.

In campo protesico, dopo il ginocchio e l’anca, anche per la spalla ci possiamo avvalere della navigazione GPS (guided personalized surgery). Questo ausilio ci permette di impiantare una protesi attraverso l’acquisizione dei parametri anatomici soggettivi di ogni paziente grazie a sensori con tecnologia GPS, che guidano il chirurgo nella procedura.

Attraverso un esame Tc preoperatorio con ricostruzione 3D il chirurgo è in grado di studiare l’articolazione della spalla evidenziando eventuali deformità ossee.

Grazie all’utilizzo di un software durante l’intervento chirurgico l’operatore potrà controllare ogni fase dell’intervento per ottimizzare il posizionamento dell’impianto protesico da utilizzare.

La tecnologia in campo medico si è spinta oltre: circa un anno fa è stata impiantata la prima protesi di spalla con l’ausilio di una realtà aumentata. Tale tecnologia ci consente di “vedere ciò che gli occhi non possono vedere” per essere più precisi e più veloci. Non è la chirurgia virtuale, ma la chirurgia aumentata, e questo è davvero ciò che sta cambiando le nostre pratiche.

Nei Centri Sanisystem puoi fare l'intero percorso diagnostico, curativo e riabilitativo grazie agli esami strumentali anche in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale (radiografie, ecografie, risonanza magnetica articolare), alle visite specialistiche dei nostri professionisti ortopedici e ai trattamenti dei fisioterapisti. Nella sede di via Montereale 53/A di Pordenone puoi eseguire, inoltre, la riabilitazione personalizzata in piscina riscaldata.


A questo articolo ha contribuito il dott. Andrea Tomasi, Specialista in Ortopedia ed è stata pubblicato sul nostro periodico di attualità, salute e benessere SaniMagazine n. 4 - 2019.