Auto-palpazione e prevenzione senologica: mai aspettare!

Utile l'auto-palpazione, ma sotto la guida di un esperto

La prevenzione e la tempestività dell’intervento sono le armi principali nella lotta al tumore al seno.
Una battaglia che si scontra ancora con vecchi retaggi culturali e con falsi miti rispetto alla presunta immunità dai rischi che si corrono con questa patologia quando si è ancora giovani donne.
L’unico dato certo riguarda le under 25, ma da quel momento, fino ai fatidici 50 anni, quando scattano anche gli screening regionali, è basilare non sottovalutare il minimo sospetto.

Auto-palpazione e falsi miti

Da questo punto di vista le donne hanno strumenti molto utili per tenersi sotto controllo, a patto che abbiano imparato le modalità. L’auto-palpazione è molto utile, ma per poter procedere con questa tecnica – che suggeriamo di provare almeno una volta al mese, dal 5-6° giorno dopo il ciclo – è necessario conoscere la strategia corretta, che si può acquisire unicamente sotto la guida di uno specialista. A quel punto ci sarà una perfetta conoscenza del proprio corpo, una sintonia piena che permetterà di individuare per tempo ogni minima anomalia.

Bisogna anche sgombrare il campo da fake news come quella che sostiene che la mammografia faccia male: un’aberrazione, dal momento che si tratta di una delle soluzioni del cosiddetto “golden standard”, cioè la migliore strada possibile secondo i protocolli internazionali.

La prevenzione passa, nel 90% dei casi, proprio attraverso una mammografia, cui fa seguito un’ecografia: solo dopo si procede, se emergono dati preoccupanti, con altre valutazioni diagnostiche.

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Circa la famigliarità, si nota un po’ di confusione: si tratta di un dato cui porre attenzione unicamente quando almeno due donne della famiglia di origine hanno contratto la forma tumorale specifica oppure quando le congiunte hanno sviluppato un cancro bilaterale, quando la neoplasia si è palesata in età giovanile oppure quando un uomo della famiglia ha avuto un tumore alla mammella maschile. 

La cura del tumore è comunque legata alla tempestività della scoperta: spesso le donne tergiversano e rimandano i controlli, senza sapere che si tratta di una questione di vita o di morte.

Se aspetti troppo, di solito perdi.

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L'esperto risponde

Il check up senologico

Senza creare allarmismi, va purtroppo ricordato che il tumore al seno riguarda ormai quasi il 35% delle donne e la possibilità di contrarre questa patologia è divenuta dunque molto elevata.

Recenti statistiche ci ricordano che la frequenza del cancro della donna in età fertile è aumentata del 40%, senza che al contempo sia cresciuta la consapevolezza dei rischi che si corrono, purtroppo sottovalutati dagli stessi professionisti che operano nel mondo sanitario.

Sanisystem da anni propone il check up senologico: mammografia, ecografia e visita senologica programmate tutte nella stessa giornata con la risposta solitamente data in tempo reale, qualora la paziente abbia con sé tutti gli accertamenti pregressi; una modalità che scongiura inutili preoccupazioni per chi risulta sano e che consente un intervento immediato qualora emergano anomalie o patologie tumorali già in via di sviluppo.

Non c’è davvero tempo da perdere: il tumore va isolato il prima possibile, altrimenti la cura diventa più complicata.

Prenota il tuo check up senologico da noi!


Articolo a cura delle dottoresse Maria Renata Cataldo e Maria Clorinda Manocchi, Specialiste in Senologia da Sanisystem

Pubblicato sul nostro periodico di attualità, salute e benessere
SaniMagazine n. 2 - gennaio 2018